Come conservare il cioccolato?

Ti capita spesso di avere in casa del cioccolato che con l’arrivo del caldo si scioglie o forma una patina bianca?
Se sei un amante del cioccolato ma in estate eviti di comprarlo perchè non sai come conservarlo in casa, qui troverai tutti gli accorgimenti che ti servono per conservare il cioccolato al meglio, anche in estate!
Scoprirai perchè il cioccolato diventa bianco e i tempi di conservazione per i vari tipi di cioccolato.
Sono 4 i principali fattori da tenere sotto controllo nell’ambiente in cui conservi il tuo cioccolato preferito:
- Temperatura: la temperatura ottimale di conservazione del cioccolato è tra i 13 e i 18 gradi; il magazzino dove stocchiamo il nostro cioccolato in attesa di confezionarlo ha una temperatura controllata tra i 15 e i 16 gradi
- Umidità: l’umidità è nemica del cioccolato, ecco perchè conservarlo in frigorifero non è una buona idea
- Luce: è bene evitare la luce diretta, quindi non lasciare il cioccolato vicino alle finestre
- Odori: il burro di cacao contenuto nel cioccolato è un forte assorbente di odori, ecco perchè spesso il cioccolato, se conservato in cucina o in frigorifero, cambia gusto e assorbe gli odori con cui è entrato in contatto.
Quindi dove conservare il cioccolato avanzato delle uova di Pasqua con l’arrivo dell’estate?
Il frigorifero non è il posto giusto, anche se è il primo che può venire in mente.
Ha una temperatura troppo bassa (ricorda che la temperatura ideale è tra i 13 e i 18 gradi), è umido e soprattutto è un concentrato di odori di tutti i tipi: ti piacerebbe degustare una tavoletta di cioccolato al retrogusto di formaggio?
Beh, noi ne faremmo volentieri a meno!
Una dispensa o una stanza fresca e senza finestre può essere il luogo ideale, “il famoso luogo fresco e asciutto” tanto declamato dalle etichette.
Sta a te individuarlo nella tua casa: l’importante è che non sia soggetto a sbalzi ambientali e che temperatura e umidità siano moderati.
Se poi sei un perfezionista e vuoi conservare il tuo cioccolato in maniera impeccabile, ricordati di riporlo in un luogo chiuso, magari all’interno di una scatola, meglio se chiusa ermeticamente.
Da evitare possibilmente le scatole di cartone, perchè assorbono umidità, e contenitori in cui precedentemente hai conservato altro cibo.
Abbiamo dimenticato però una cosa fondamentale: è chiaro che dopo quello di cui abbiamo parlato, il cioccolato già aperto si conserva meno bene e meno a lungo di quello ancora chiuso nella sua confezione.
Ti chiederai allora se il cioccolato ha una scadenza e se sì, quando scade?
Tutto dipende dal tipo di cioccolato e ovviamente anche dal modo in cui è stato conservato, ma se segui gli accorgimenti di cui abbiamo parlato sopra non avrai problemi.
Il cioccolato ben conservato che scadenza ha?
- Cioccolato fondente: un cioccolato fondente artigianale di buona qualità può durare fino a 2 anni, se ben conservato
- Cioccolato al latte/bianco: la presenza del latte tende ad aumentare la deteriorabilità e la data di scadenza è quindi più ravvicinata rispetto al fondente : da 1 anno fino ad un massimo di 18 mesi.
- Cioccolatini con ripieno: 6 mesi per gustarli al meglio: in questo caso il problema non è solo la deperibilità degli ingredienti delle creme, ma piuttosto il fatto che un cioccolatino realizzato artigianalmente con ganache all’interno (fatta senza grassi diversi dal burro di cacao) dopo un po’ di tempo tende a perdere la morbidezza del ripieno, anche se si può consumare ugualmente.
Al contrario i cioccolatini “commerciali” realizzati con altri grassi vegetali, possono durare più a lungo, resistere a temperature più alte e sono meno soggetti all’affioramento del burro di cacao.
Se non sai di cosa sto parlando, te lo spiego subito!
L’affioramento del burro di cacao tende a creare la famosa patina bianca sulla superficie del cioccolato, privandolo della sua brillantezza.
Questo accade quando il cioccolato viene conservato al caldo e per troppo tempo.
Come togliere la patina bianca sul cioccolato?
Basta strofinare leggermente il cioccolatino o la tavoletta per rimuovere la patina, anche se il risultato non sarà miracoloso a livello estetico.
Se sei un esperto potresti anche effettuare il temperaggio a mano, quindi sciogliere il cioccolato (ovviamente solo nel caso di cioccolato senza ripieni) per poi temperarlo, ottenendo di nuovo un prodotto lucido.
Il cioccolato, dopo l’affioramento del burro di cacao, rimane comunque commestibile e non rappresenta nessun pericolo per il nostro stomaco.
Perde alcune sue caratteristiche a livello di gusto e di aromi, ma si può mangiare senza problemi. Si può sfruttare ad esempio per fare un dolce!
CONCLUSIONE
ll cioccolato è un alimento delicato, che ha bisogno di particolari attenzioni e una conoscenza adeguata per essere gustato al meglio.
Se seguirai queste piccole regole sarà più semplice garantire la freschezza del prodotto.
Speriamo di essere stati esaustivi!
Se hai ancora qualche dubbio dopo aver letto questo articolo, facci una domanda nei commenti o spiegaci come conservi il tuo cioccolato!